giovedì 26 novembre 2009

IL SENSO DEL NATALE




BUON NATALE 2009
DI GRANDE SERENITA' A VOI TUTTI


Amici miei carissimi , é la prima volta che invio auguri natalizi via etere.
Auguri a tutte le persone che mi conoscono ed anche agli sconosciuti ... , con la speranza di infondere un pò di gioia e serenità.

Ho inserito due foto ricordo : Il presepe all'interno della Parrocchia S. Vincenzo Pallotti a via Matteo Tondi , foto scattata da mia figlia Chiara , la notte di Natale .
La foto che mi ritrae insieme al gruppo di studenti, (scattata dal Dottor Pierluigi Guiducci ) , loro docente di Diritto Sanitario nel corso per il conseguimento del diploma di Infermieri Professionali, ove io ne ero docente di, Scienze Infermieristiche , Etica Professionale e coordinatrice del corso triennale , presso il Policlinico Umberto I di Roma , attuale Azienda Sanitaria la Sapienza di Roma .
Unisco due miei componimenti poetici a tema Natalizio, che meritando il consenso del dr. Guiducci , sono state arricchite dal suo prezioso e competente commento.
Tengo ad informare che il dr.Pierluigi Guiducci é docente di Storia della Chiesa presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose " Ecclesia Mater " della Pontificia Università Lateranense.

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Due poesie nel cassetto


Tra le mani mi ritrovo un quaderno. Con varie poesie. Nel loro insieme sono come una porta che consente di entrare in un ambiente che trasmette un respiro . A volte sereno . Talora affannoso. Ora mutevole. Perché legato a vicende diverse . Così , il fatto , l'episodio , lo stesso dettaglio , non sono pennellate gettate a caso . Ma rappresentano una voce che racconta di un cammino nella vita . Di una sintonìa con la natura . Di una progressiva costruzione dell'intesa umana ...


Al poeta , é noto , non serve insistere su descrizioni dal minuto dettaglio . Basta talvolta un cenno . E' sufficiente l'indicazione di un nome , di "quel " nome . Nome senza cronaca , ma vivo nella scelta di un tu immediato . Basta la pausa di un momento . Che sospende senza interrompere . Senza tagliare con il ricordo . Per recuperare solo la serenità di un respiro, provata da una storia quotidiana . Che reca nuove emozioni . E , sovente , altra sofferenza ...

Poesie nel cassetto , dunque . Si , ma non chiuse a chiave . Piuttosto , depositate nei luoghi del privato per non far sciupare uno slancio di sincerità .


Ho letto con calma queste poesie . In più momenti . Cercando , tra l'altro , di individuare le composizioni ove l'aggancio alla sfera dello spirito , alla dimensione religiosa , risulta più evidente . E ho trovato due testi sul Natale .

Il senso del Natale

Perché due poesie sul Natale ? La risposta più facile la si annota subito : perchè davanti a un bimbo che nasce anche la notte si illumina.
E la gente , incontrandosi , non é più straniera .
Se poi questo neonato é il Figlio di Dio , allora l'osservazione di " quella Famiglia " si fa contemplazione , e il silenzio orante spiana la strada all'atto di adorazione. Di lode . Di ringraziamento.

Ma cé anche una risposta che é gelosamente racchiusa nell'animo umano .

Il Natale richiama a ore della propria vita nelle quali si vive in profondo la" dimensione familiare". Quel tessuto cioé di affetti e di comunicazione in positivo ove l'altro é una parte di noi stessi . E' la nostra stessa vita .

La famiglia che festeggia il Natale , in tal modo , non é tanto un gruppo di persone che fa baldoria , ma é piuttosto una storia comunitaria in cammino che , davanti al luogo della Natività , ha come un appuntamento d'obbligo . Perché , pur nella povertà della Famiglia di Nazaret , si riscopre la Vita . Quindi la Speranza. Quindi la Luce .


NATALE e STAGIONI DELL'ANIMA

In tale contesto non mi sembra azzardato affermare che nelle poesie della Signora Di Venanzio la " comprensione " del Natale si colloca anche in un vissuto personale ove le stagioni dell'anima riportano a ore di ricerca , di incontro , di prova , di fatica , di lettura attenta del quotidiano ...

E piano piano emerge , nella sua timidezza , una semplice domanda di fraternità . Un desiderio di permanenti sintonìe "con".

La persona adulta che cerca comunicazioni non di facciata , non d'occasione , non sempre manifesta in modo esplicito la richiesta di comprensione .Di sostegno. Di condivisione.

Tante vicende a volte ... certe strade in salita ... alcuni affanni non raccontati ... possono ostacolare - o rallentare - una immediatezza comunionale . Possono accentuare meccanismi di difesa . Così , quanto non viene verbalizzato , lo si può ritrovare in altro modo . Ad esempio , in una poesia che annuncia la grandezza di un Evento ( Natale ) , ma che trasmette anche il segreto desiderio di ritrovare sentieri ove gli operatori di pace si riconoscano pellegrini in direzione dell'Emmanuele .

Con questi pensieri rileggiamo insieme le due poesie .


" Notte di Natale "


In questo testo l'idea centrale é quella della coralità . Verso il Redentore che si é incarnato si dirigono le genti . E tutto partecipa alla gioia dell'Evento . Il firmamento : attraverso la cometa . Gli animali : con il bue e l'asino . Il mondo soprannaturale : tramite gli angeli.


Al dolce suono delle zampogne
dimentichiamo dolori e menzogne .
E' festa grande ... E' il santo Natale ,
un lieto coro d'angeli sale .

In questa notte direi la più bella
nel firmamento brilla una stella .

E' la cometa ! Col suo bagliore
guida le genti al Redentore .

Tutti accorriamo con grande allegria ,
preghiamo insieme a Giuseppe e Maria .

Ecco che il bue e l'asinello
scaldan col fiato il bambinello .

Dimentichiamo dolori e menzogne ,
al dolce suono delle zampogne .



" Festa di Natale "


Nella seguente poesia c'é una riflessione-base . Oggi il Natale rischia di essere la festa dei ricchi e dei grandi . Dei ricchi : perché occorre investire denaro per regali , addobbi , manifestazioni verie , cene ... Dei grandi : perché sovente non si presenta ai bambini una catechesi sul Natale , con il rischio di lasciarli soli nel proprio itinerario di fede , nel vissuto religioso .

Accanto a questa sottolineatura trovo una seconda idea : c'é uno stretto rapporto tra Salvezza e pace . Dio salva ogni persona liberandola dal peccato e dalla morte . Per questo motivo Egli é il Principe della Pace . Non può infatti esistere una situazione generalizzata di pace tra gli esseri umani se permangono i vincoli con realtà che distruggono le persone nel loro essere e nella loro relazionalità.


Ecco il Natale !!... Dicono tanti ...
Festa dei ricchi , festa dei grandi .

Tra folla e luci , c'é gran baldoria
a festeggiare l'antica storia

Più che una storia !... Lo sai anche tu ,
noi ricordiamo che é nato Gesù .

Un bambinello dal viso tondo
venne a portare salvezza nel mondo ,
in questo mondo , la nostra terra
ove non regna la pace , ma guerra .

La pace regna solo nei cuori
di ogni persona con dei valori ,
valori morali ... valori veri ...
Di gente guidata da sani pensieri .

Il Natale - pensa chi tace -
é una stupenda festa di pace .
Festa di chi a Dio somiglia ,
Natale festa della famiglia .
Ritrovarci a Betlemme

La presentazione di due poesie non ha solo il significato generale di contemplare il Mistero della nostra redenzione attraverso la riflessione di una madre , ma anche quello di rivedere in modo semplice ma immediato la nostra stessa vita alla luce di un " ritorno a Betlemme ".

Perchè ritornare a Betlemme ?

Per il gusto di ripercorrere i passi di una infanzia lasciata alle spalle ma non cancellata dal cuore ?
Per l'esigenza malcelata di una fuga all'indietro, verso un intimismo protettivo , nella paura dell'oggi , nell' incertezza del presente ?

La risposta vera si inoltra piuttosto lungo sentieri spirituali . Occorre ritornare a Betlemme . Sì . Per recuperare con un viaggio verso la Vita , la capacità di saper anche mutare l'orientamento di scelte e di comportamenti .

Per seguire ogni giorno la stella della Parola di Dio .
E dietro a questa Luce poter passare anche attraverso la " valle oscura " . Senza temere alcun male ( Sal 22,4 )

Per giungere a toccare un legno particolare . Quello di una mangiatoia ( Lc 2,7 ) ove é deposto l' Emmanuele , il " Dio con noi " .

Legno che , nella Bibbia , trovo dopo l'albero dell'Eden ( Gen 3,11 ) e prima della Croce del Golgota ( Gv 19,17 ) .
Perché da un Bambino viene la salvezza . E da una culla , il primo altare .


(commento) Dr. Pier Luigi Guiducci .




N.B : Questo articolo é stato pubblicato sulla rivista mensile del " Santuario Basilica di Maria Ausiliatrice " Torino , Direttore responsabile : Gianni Sangalli , mensile anno XVI . n . 11 Dicembre 1995 , per la rubrica Asterischi .