lunedì 24 dicembre 2012

RACCONTO in attesa del NATALE !.....



( Visita di Maria alla cugina Elisabetta,affresco , Giotto palazzo degli Scrovegni) 


Roma, 23.12.2012   h, 10,30

 Racconto di Natale ( ispirato al Vangelo secondo Luca ( 1,39-45) Iv domenica di Avvento 

In quei  giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa...

La visita di Maria a sua cugina Elisabetta !... "la gioia di due donne che salutano la venuta del Salvatore"

Canto delle"Profezie"  Papa Benedetto XVI° . Discorso, 31.05.2007 
Che cosa ha spinto Maria,giovane ragazza ad affrontare quel viaggio ( da Elisabetta) ? 
Che cosa,soprattutto, l'ha spinta a dimenticare se stessa, per spendere i primi tre mesi di gravidanza al servizio della cugina bisognosa di assistenza ?
La risposta sta scritta in un Salmo : " Corro per la via dei tuoi comandamenti,( Signore), perché hai dilatato il mio cuore
(Salmo 118,32).
Lo Spirito Santo, che rese presente il Figlio di Dio nella carne di Maria,dilatò il suo cuore alle dimensioni di quello di Dio e la spinse sulla via della Carità .   
                                 .................... 

Risonanza : " La mia debolezza é più forte della tua "

La lettura di questi versetti dell'evangelista Luca, fa sussultare ogni fragile, debole persona . 
Si legge che Maria, s'incammina verso la montagna per visitare sua cugina Elisabetta, bisognosa di cure a causa del suo stato di gravidanza . 
La fatica dovuta ad un cammino lungo ed accidentato che Maria intraprende coraggiosamente, porta a riflettere sulle scelte che spesso privilegiamo nella nostra vita .....
Quante persone, attendono il nostro aiuto !... una parola di conforto, un sorriso, un pò di sincera e semplice compagnia !... 
Basterebbe apprestarsi verso la montagna, quella montagna delle altrui necessità, basterebbe chiudersi alle spalle la porta di casa insieme alle debolezze di pigrizia,fragilità . 
Ma io !... io come sono ?... sono egoista ? ...insensibile al richiamo del prossimo ?... o sono semplicemente paralizzata, intrappolata nel profondo senso di abbandono che avvolge ?...  
Eppure una parte della mente, vorrebbe incamminarsi per quella montagna ... anche se faticosa ,... ma nella stessa mente prevarica il senso di passività che blocca in quel vortice di tenace tristezza che impedisce di agire e quindi a farsi dono . 
Sono ancor più triste , nel non sentirmi , la " Maria forte e coraggiosa , piena di Spirito Santo, Maria che s'incammina verso la montagna " , quella Maria , serva e apportatrice d'amore , di buona novella, disposta a sacrificarsi per servire chi ha più bisogno e vive un disagio .
Perché ? ... mi sento, " più Elisabetta " ?... e come Elisabetta sono mendicante di amore , di bisogno d'aiuto ?...
Perché sento il profondo bisogno di ricevere amore da quel dormiente  apportatore , che amore più non sà dare?...
Eppure !... basterebbe  " dare amore" ... per ricevere amore
centuplicato !... 
Il pensiero detta ... ma le membra stanche , sono nella morsa dell'impedimento , dell'inquietudine .

Ecco ... un toc, toc alla porta di casa ... forse é il pellegrino di Natale !... qualcuno che ha freddo o fame !... o forse é qualcuno che viene semplicemente per portare amore, gioia.
Ma io sono quì che ascolto quel , toc, toc alla porta, in silenzio ascolto , trattengo il respiro e non faccio rumore ( come a negarmi) , e dietro la porta serrata della mia casa , poveramente , tengo serrata anche la porta del cuore .
Perché ?...
Il Natale che giunge , per grazia , rinnova la fede che si riconferma ... E allora !... perché non mutare il cuore , "da gelida grotta , in una calda culla per accogliere il Bambino Gesù ?...
Un Re , salvatore che nasce , che ha tanto bisogno di noi e ci invita a porsi per l'altro, a donarsi !...      

Elisabetta e l'evento della sua gravidanza senile , é la prova della "potenza di Dio "

e se a Dio nulla é impossibile , perché non chiedere la grazia di pregnarci di luce , carità , amore e tenere sempre spalancata la porta del nostro cuore e della nostra casa ?...

A te Bambino Gesù , frutto del grembo di Maria, chiedo la forza per dire ...

" La mia    debolezza si é tramutata in danza per servire chi é più debole e bisognoso di me "
 Dilata il mio cuore Signore perché io possa percorrere le vie della Carità .


domenica 16 dicembre 2012

Le mie Poesie " Il mio gatto Joy "



Il mio gatto Joy

Il mio gatto Joy …
é tutta un’altra cosa
non è come quei gatti
che girano per strada !...
lui ha il pelo lucido, liscio e profumato
le zampe e il collo bianche , poi è rosso e tigrato
due occhi belli
che sembrano due biglie
sono color dell’oro
le sette meraviglie !...
Quando lo chiamo
lui viene , s’accoccola a me accanto
ha vero un bel carattere
per questo l’amo tanto!...
Quando sono in poltrona …
assorta e un po’ confusa
lui salta su , mi lecca e fa le fusa .

( autr. Agnese di Venanzio )  

Le mie Poesie Natalizie " Dolce notte "


 

  Dolce notte




Suon di un campanellino

fuori del mio giardino

vado a vedere un po’ preoccupata

lo sguardo verso il cielo

è una notte stellata



 non soffia un fil di vento

è notte dolce e mite

poi s’ode un coro d’angeli

è  dolcissimo…lo udite?…



un’atmosfera magica, tanta serenità

la Vergine Maria presto partorirà

Giuseppe è a lei vicino, non la lascia un momento

prega con gli occhi al cielo aspettando l’evento.



Fuori nel mio giardino

vado a vedere , non più preoccupata

lo sguardo verso il cielo, è una “ Notte Beata” .



Ora capisco quel campanellino

Osanna !.. osanna !...  nato è Gesù Bambino.

Le mie Poesie " Legna da focolare "







Legna da focolare   (filastrocca)

Un pò d'ulivo per riscaldare
un pò di pino, per profumare
poi del castagno per scoppiettare,
un pò di bacche per rallegrare
questa é la legna del mio focolare.

Sul fuoco brucia legna profumata
arde e scoppietta sembra all'impazzata 
rende la casa accogliente e riscaldata
e la famiglia torna rallegrata .




(publicata nell'Agenda 2010 Le Opere e i giorni Ed. Fabio Croce )

Le mie Poesie " La brina "







La brina


Di bianca rugiada
lieve hai posato
un velo d'organzina
sulle grandi foglie morte 
del mio acero,
Le guardo !... la sul prato d'inverno ...
giacciono come tanti piccoli
sparsi fantasmi .