giovedì 21 gennaio 2010

PENSIERO a Sant' AGNESE vergine e martire











Oggi 21 -gennaio , la Chiesa memora Sant'Agnese vergine e martire.



La verginità cristiana significa dedizione totale e immediata , senza "divisione del cuore", al Signore .
Essa non é antitesi col matrimonio , ma vocazione a scegliere come termine di affetto assoluto il Signore , che non lascia luogo ad affetti sponsali terreni .

Le vergini ritraggono l'immagine della sposa fedele a Cristo .


Il dono e il sacrificio che esse fanno del loro cuore non allontanano dalla Chiesa ; al contrario , si rendono ad essa ancora più liberamente disponibili , mentre viene esaltata la caratteristica sponsale di tutta la Chiesa , chiamata a legarsi a Gesù con il vincolo dell'amore perfetto e unico .

Sant'Agnese ricordata il 21 gennaio :

Le notizie relative a questa santa si mescolano con le leggende popolari .
Si sa con certezza che visse sotto il regno di Diocleziano ( 284 - 305 ), accanito persecutore dei cristiani , e che in giovanissima età ( 12 o 13 anni) rifiutò la proposta matrimoniale del figlio del prefetto di Roma .Il giovane fu respinto con tanta determinatezza che decise di denunciare Agnese come cristiana . Ancora una volta la ragazza si oppose con fermezza al brutale volere di chi voleva obbligarla a compiere sacrifici alla dea Vesta .
Affrontò la morte per decapitazione con coraggio e con l'incrollabile forza della fede .
Costantina , figlia dell'imperatore Costantino , le dedicò nel IV secolo una basilica sulla via Nomentana .
La tradizione vuole che il giorno della sua festa si benedicano gli agnellini .

( dalle Lodi mattutine proprie del giorno )

Una vergine

Ingresso 1. Questa é la vergine saggia,
una delle vergini prudenti .
é andata incontro a Cristo con la lampada accesa .

2. Rallegriamoci ed esultiamo ,
perché il Signore
ha amato questa vergine santa e gloriosa .

3. Vieni , sposa di Cristo , ricevi la corona
che il Signore da sempre ha preparato per te .

Colletta 1. O Dio , nostra salvezza , accogli le preghiere di questa tua famiglia che si rallegra
nel ricordo di santa Agnese , e fà che profondamente rinnovata nello spirito si
consacri per sempre al tuo servizio . Per il nostro Signore ...
2. O Padre , che hai colmato dei tuoi doni la santa vergine Agnese , concedi a noi
tuoi fedeli di emulare la sua testimonianza evangelica per essere uniti a te nella
gioia dei santi . Per il nostro Signore .

3. Donaci , Signore Dio nostro , la fiamma di carità che ispirò santa Agnese , sposa
fedele del tuo Figlio , a radunare una famiglia di vergini a te consacrate , a gloria
perenne del Cristo e della Chiesa . Per il nostro Signore ...

Questa é la vergine saggia
che il Signore ha trovato vigilante ;
all'arrivo dello Sposo
é entrata con lui alle nozze .
Alleluia.


Preghiera a Sant'Agnese


O ammirabile Sant'Agnese,
per la grande gioia spirituale ,
con cui ricevesti il tuo martirio
Ottieni a tutti noi la grazia
di sostenere con edificante serenità
tutte le persecuzioni e le croci
con cui il Signore volesse provarci
e di crescere sempre più
nell'amore a Dio
per suggellare
con la morte dei giusti
una vita
di mortificazione e sacrificio,
Amen.

















giovedì 7 gennaio 2010

LA FOTOGRAFIA di AGNESE DI VENANZIO


DAL BLOG della SCRITTRICE ... FAUSTA GENZIANA LE PIANE


La mia amica Fausta Genziana Le Piane , di origine calabrese , appassionata della mia bella terra Sabina , ha voluto , mettere sul suo blog una foto che le avevo inviato tempo fa .

NON SAPEVO CHE TI AVREI POTUTO ISPIRARE DEI VERSI ; grazie ho molto gradito il tuo PENSIERO - LUSINGHIERO , che voglio conservare.
BELLA
Bella,
quale vento sfrezava i tuoi capelli ?
Forse quello del domani
del tempo imprevisto e
dinanzi a te sbigottita
le lancette dell'orologio
improvvisamente
hanno battuto un altro ritmo
un'altra ora .
Fino ad oggi .
(Fausta Genziana Le Piane )
IL mio Commento al Blog di Genziana :
Cara Genziana , questo "scatto d'autore" ... ,come tu scrivi amica mia , rappresenta per me " l'EVOLUZIONE dell'ESSERE e dell'AMORE" .
Tutte le foto hanno un significato segreto, ed io DI QUESTA TI VOGLIO SVELARE.
FOTO in PRIMO PIANO : come vedi sono io giovane , una foto scattata nel 1976 con una PENTAX da l'allora mio innamorato , attualmente mio ex marito ;
FOTO in SECONDO PIANO : sono sempre io ,un pò più matura , che mi rifletto sul vetro della cornice ( e sembro tutta mia madre che ora non c'é più ) sembra che mi stia dietro per proteggermi . Questa foto l'ho scattata io nel 2009 , con una FujiFilm LCD 10.2 mega pixels digitale.
Ora come vedi !... IN UNA SOLA CORNICE ( questo modesto piccolo capolavoro che può sembrare banale ... per me "RACCHIUDE la VITA che VA e L'AMORE che SI TRAMUTA ". Nonostante tutto !... la MIA VITA ... scorre serena , é ancora piena di entusiasmo, di ricordi e di amore per quelle persone che anche se adesso non ho più vicine ... un tempo mi hanno saputo amare .
Genziana cara , commentare i tuoi gratitissimi versi a me dedicati , non sarà facile , non ne sono all'altezza , ma comunque hai centrato la " donna innamorata "e su il tempo che va, (e ti assicuro) ... che l'ora presente ha decisamente un ritmo sostenuto e felice , non di certo bradicardico , anche perché persone come Te amiche , danno maggior valore a questa vita .
Auguro anche a Te di avere sempre entusiasmo , energia e tempo per scrivere tanti blog interessanti ,... e non dimenticare la mia bella terra Sabina .
Un bacio , agnese Di Venanzio.


lunedì 4 gennaio 2010

RICORDO !...l'attesa della BEFANA anni 50




Sono sveglia di buon'ora , fuori il vento fa tremare le foglie infreddolite sul balcone (al sesto piano) di casa mia ; oggi il cielo é terso , il sole si prepara operoso come sempre a scaldare la terra . Una giornata fredda ma bella , secca, asciutta come direbbe mio padre.
Ritorno indietro col pensiero e rivivo quei lontani anni 50 , quando simili atmosfere, mettevano l'ansia nel cuore per l'attesa timorosa dell'arrivo della Befana.

Si !..a quei tempi, c'era sempre un leggero timore, motivato dalla consapevolezza di non essere sempre stata una bambina meritevole , tutt'altro che tranquilla .
A quei tempi si veniva educati all'introspezione e nonostante la vivacità che mi caratterizzava,si provava comunque quel senso di colpa per qualche capriccetto.

In una mattina così ... é facile ricordare e rivivere le emozioni di quella fanciullezza, all'approssimarsi dell'arrivo della Befana.
In famiglia venivano alimentati sogni e fantasie,... io credevo talmente alla " buona vecchina " che verso l'imbrunire , scrutavo sempre attenta sui tetti delle case di fronte alla nostra ,sperando di vederla prima o poi sulla sua scopa alle prese con i comignoli fumanti.

Che bello é ricordare !...mi fa star bene.L'attesa magica della befana , portava una gioia speciale, era una delle poche opportunita' per fare e ricevere regali e impegnava tutta la famiglia , cominciando da mia madre che per tempo sferruzzava scarpette da notte ricamate a punto cannottiglia e scialletti colorati , all'uncinetto ; mio padre procurava legna per il camino e qualche manciatina di buon fieno per l'asinello di Scacciacelli ( il marito della befana Rufina ).
Mio padre diceva , che in quei giorni incontrava spesso quell'asinello alla stazione di Stimigliano ; le mie sorelle , divertite trattenevano fedeli la verita' ed erano felici di vedermi piena di speranze ,mi facevano persino scrivere una letterina alla " buona vecchietta" per esprimere i miei desideri .
Mia madre, con la scusa,mi esortava ad essere più buona e più brava e rafforzava la lezione di igiene ,sollecitandomi la sera , prima di andare a letto, a lavarmi bene le orecchie ed il collo e poi tutto il resto. Quelle erano pulizie serali , invece il bagno intero si faceva il sabato o qualsiasi giorno che precedeva quello festivo ; a quei tempi non avevamo l'acqua in casa , tanto meno un bagno . Non eravamo ricchi , ma la forza dell'amore nutriva i nostri animi , le nostre speranze, ci dava tanta sicurezza e certezze . Quante gioie !...quanto tepore !...

Attendere la Befana, era un grande esercizio di rispetto reciproco , di disciplina , di sottomissione a certe regole essenziali per la nostra formazione , di considerazione verso gli anziani ; io facevo di tutto per non fare capricci , portare bei voti da scuola , essere servizievole in casa ... tanto timore e buona volonta' per meritare doni modesti , semplici e utili eppur tanto desiderati . La sera della vigilia della Befana , andavo a letto prima , insieme a mio padre , il mio buon padre amoroso ... ricordo che tornava bambino anche lui insieme a me ..., riusciva a farmi addormentare con la gioia nel cuore e placare quella mia ansia . Quel sonno , di quella notte d'attesa era pieno di emozione , (quasi agitato), ricordo che al mattino riuscivo a svegliarmi da sola senza il bisbiglìo della voce materna , come quando dovevo alzarmi per andare a scuola .

La notte é passata , finalmente si salta giù dal letto , in cucina il camino é già acceso e c'é un bel calduccio nella stanza , il pane abbrustolito sul fuoco e il caffé e latte possono aspettare .
Quanto stupore !...che frenesìa ,guardo con occhi estasiati il tavolo di cucina tutto sistemato ,colmo di doni , si capisce che c'é anche la fantasìa delle mie due sorelle. Un anno ho trovato un paio di deliziose pantofoline rosse di feltro a scarponcino con la cerniera sul davanti e la para sotto , c'arano poi tutt'intorno tanti cioccolatini e caramelle e tanti mandarini profumati ( ora i mandarini non profumano più come allora ) e poi quelli erano di sicuro i bei pomi arancioni coltivati dentro l'orto dello zio Ciro e sua moglie Genesia .

Tra i doni, ancora ricordo un grazioso scialletto a punta, fatto con avanzi di lana a più colori dove predominante era il color carta di zucchero (così allora si chiamava l'attuale azzurro inchiostro) era confezionato con le frange . Non erano cose troppo costose , ma frutto di privazioni e sacrifici di ciascun componente della mia famiglia ed io mi sentivo ed ero la bambina più felice di Forano.

Ora sono quì , sola ,immersa in quei ricordi di una fanciullezza spensierata e penso !... sono certa !... non sono le cose materiali che danno la vera felicita', la vera pace,... ma l' AMORE .
Grazie madre mia e padre mio ,vi amo sorelle mie per quel seme d'amore che ancora serbo gelosamente nel cuore.

NON POTEVO TRASCUTARE LA MIA CARA BEFANA !... Riporto questa poesia che scrissi per lei nel lontano 26 dicembre 1998 h 20,30 .


La Befana

Imbacuccata con scialle di lana
ecco che arriva la vecchia Befana

Con la sua scopa vola sui tetti
lei porta doni a ricchi e poretti

Ha sempre un sacco pieno di doni
li porta a tutti i bambini buoni

Cammina curva , la sua chioma é bianca
come farà a non esser mai stanca ?

Dicono tutti che é tanto buona
per riposarsi non ha una poltrona ?

Cara Befana , vorrei incontrarti
vorrei vederti, vorrei parlarti
vorrei sentire la tua vocina
sò che di nome ti chiami " Rufina".



Dedico questo mio blog , prima di tutto a mia figlia Chiara , perché rifletta sulla ragione della vita, su ciò che veramente conta ,... che sappia fare scelte giudiziose,

Ancora dedico ai miei nipoti tutti , grandi e piccini , in particolar modo all'ultimo nato ...VALERIO .

Alle mie sorelle, che pur fra qualche incomprensione , amo profondamente e comprendo .

A chi ha scelto di leggere ... o per caso legge questo blog (apparentemente fantastico racconto) eppur tanto vero e pieno di valori umani che purtroppo vanno sempre più scomparendo.

GRAZIE ! madre mia e padre mio , siete sempre con me .
Fantastica donna Sabina,scritto il 03 gennaio 2010 h12,20.